Potere e governabilità

Nell’accezione più diffusa il potere, rimanda sempre a pochi che si ritengono “investiti” di un ruolo di rappresentanza della e dalla maggioranza, in qualsiasi campo, da quello più specificatamente politico a quello economico, culturale, sociale…

Governabilità rimanda ad un ruolo attivo della società civile e alla sua reale rappresentatività non per delega, ma attraverso meccanismi reali di partecipazione alla cosiddetta “cosa pubblica”.

Governabilità intesa non nel senso di “durata” di un governo… ma di “azione duratura” per il “benessere” collettivo, per un progetto di società che si realizza nel tempo; quindi come servizio al “bene comune”, al “buen vivir” e non come mero esercizio di potere.

La governabilità dà “autorità”, nel significato di autorevolezza, perché – diversamente dal potere che s’impone e non tiene conto del consenso reale – ha “l’autorità” riconosciutale dalla società che sceglie chi ritiene in grado di assicurare l’esercizio del servizio socio-politico alla collettività.

Il potere è, praticamente, espressione di forza e per governare non ha bisogno di alcun consenso ma si afferma con imposizione, morale e fisica, mentre l’autorità di governo è opera della ragione, viene dal consenso della comunità e si esercita e sottopone alla critica sociale.

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